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L’importanza della Leadership in azienda: storie di leader troppo “sicuri di sé” e storie di leader “gentili”.

L’importanza della Leadership in azienda: storie di leader troppo “sicuri di sé” e storie di leader “gentili”.

“Voglio rendere la macchina fotografica conveniente come una matita”. Inizia così la storia di Kodak il brand che rivoluzionò il mercato della fotografia, diventando negli anni 90 leader indiscusso del mercato. Una storia, quella di Kodak, nata nel 1888 dalla passione di George Eastman per la fotografia e dal suo desiderio di trasformare la macchina fotografica in un prodotto per il mercato di massa. A quel tempo, infatti, la macchina fotografica era utilizzata solo da chi possedeva determinate abilità tecniche e strumentazioni complesse.

Il sogno imprenditoriale di George Eastman diventò presto realtà e con lo slogan “Voi premete il pulsante, noi facciamo il resto” diede vita alla famosa macchinetta che ha immortalato i ricordi e le emozioni di tutti noi. Ma se la storia del successo di Kodak è nota, non tutti sanno che il fallimento dell’azienda è legato proprio alla leadership ed in particolare all’incapacità dei leader dell’azienda di gestire il cambiamento e innovare.

Nel 1975, infatti, un giovanissimo ingegnere, di appena 24 anni, di nome Steven Sasson arriva in Kodak e fa un esperimento: trasforma gli impulsi elettronici in numeri, avviando così ben 10 anni prima di Sony Mavica il processo di digitalizzazione della fotografia. Steven Sasson aveva in mano il primo prototipo di macchina digitale, ma quel prototipo che avrebbe fatto la storia della sua azienda e rivoluzionato il mondo della fotografia non si trasformò mai in un prodotto. “Chi vorrà mai guardare le sue foto sullo schermo di una TV?” si sentì dire il giovane ingegnere.

Una storia del tutto simile è quella di Nokia che a causa di una leadership diventata troppo “sicura di sé stessa” e del clima di paura che impediva ai manager di proporre nuove opportunità o mettere in discussione le decisioni dei leader, fallì. L’azienda fu, infatti, incapace di reagire al nuovo prodotto di Apple e cogliere le nuove opportunità legate agli smartphone.

E’ tutta italiana, invece, la storia della rivoluzione della “leadership della gentilezza” portata avanti da Silvia Bolzoni, considerata dalla rivista Forbes tra le 100 leader più influenti a livello nazionale e co-fondatrice di Zeta Service. L’azienda, che oggi conta 300 dipendenti, oltre 600 clienti e 8 sedi in Italia, nasce nel 2003 a seguito di un “rimprovero”. Rimproverata dal suo precedente datore di lavoro per l’eccessivo orientamento al cliente Silvia Bolzoni decise di fondare un’azienda tutta sua che all’opposto mettesse al centro le persone, la gentilezza, il benessere, il divertimento e l’accoglienza. Considerata oggi a livello europeo un esempio di leadership positiva è l’unica azienda italiana presente nella classifica Europe’s Best Workplaces 2020, pubblicata dal Great Place to Work Institute, che ogni anno premia le migliori aziende in cui lavorare in Europa.

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AUTORE: Michele
DATA: 22 GIU 2022
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