Liberarsi dagli schemi, gestire il cambiamento e innovare: tre libri a cui ispirarsi.

Grazie alla lettura ci avventuriamo alla scoperta di storie, personaggi e luoghi affascinanti.

Se la scorsa settimana abbiamo dedicato un approfondimento al libro di Vera Gheno e Bruno Mastroianni, “Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello”, edito da Longanesi, a Milano, nel 2018, questa settimana abbiamo selezionato tre grandi classici dedicati al management, al cambiamento e  all’innovazione.

Iniziamo col primo “Chi ha spostato il mio formaggio? Cambiare se stessi in un mondo che cambia.” Questo libro di Spencer Johnson, edito da  Sperling e Kupfer nel 1999, è una favola divertente e leggera che, però, rivela una profonda verità sul cambiamento. Il libro racconta le avventure di due topolini, Nasofino e Trottolino, e due gnomi, Tentenna e Ridolino, che vivono in un “labirinto” e sono alla costante ricerca di un “Formaggio” che li nutra e li faccia vivere felici. Il “Formaggio” è la metafora di quello che vorremmo avere dalla vita: la serenità. Il Labirinto è il luogo in cui cerchiamo quello che desideriamo: l’azienda, la famiglia, la comunità in cui viviamo. I personaggi di questa divertente parabola si troveranno a fronteggiare cambiamenti inattesi ma solo uno di loro affronterà il cambiamento con successo e scriverà sui muri del Labirinto quello che ha imparato dalla sua esperienza.

Tra i grandi classici dedicati al management e alle strategie aziendali troviamo sicuramente “Strategia Oceano Blu. Vincere senza competere” di W. Chan Kim , Renée Mauborgne edito da Rizzoli. Si tratta di un libro che nel 2005 rivoluzionò il mondo del marketing proponendo un nuovo modello per scoprire mercati inesplorati e battere la concorrenza. Nel libro l’oceano rosso rappresenta il mercato esistente che tutti noi conosciamo ed è caratterizzato da una continua lotta tra competitor, per sconfiggere la concorrenza e accaparrarsi una più grande fetta di mercato, mentre l’oceano blu, al contrario, si contraddistingue per la sua forte carica innovativa. Si tratta di un’opera che propone un metodo ancora oggi attualissimo al punto tale che dopo essere stato tradotto in 43 lingue, aver venduto più di 3,5 milioni di copie ed essere stato adottato da migliaia di imprese di tutto il mondo, gli autori ne hanno presentato una nuova edizione aggiornata e ampliata, con nuovi capitoli e le risposte a tutti coloro che si chiedono come continuare a innovare quando l’oceano blu che hanno creato comincia a macchiarsi di rosso.

“La nostra Società crede nei valori spirituali, nei valori della scienza, crede nei valori dell’arte, crede nei valori della cultura, crede, infine, che gli ideali di giustizia non possano essere estraniati dalle contese ancora ineliminate fra capitale e lavoro. Crede soprattutto nell’uomo, nella sua fiamma divina, nella sua possibilità di elevazione e di riscatto”. Inizia, così, l’ultima opera che  vi proponiamo di leggere: “Adriano Olivetti, un italiano del Novecento” di Paolo Bricco, edito da Rizzoli nel 2022. Una storia tutta italiana, quella di Adriano Olivetti, che nasce da “un’utopia concreta”  che vede condizioni di lavoro per i dipendenti tuttora senza paragoni e la ricerca attiva di una bellezza che coinvolge la meccanica e il design (le macchine per scrivere e le calcolatrici), l’architettura delle fabbriche e l’estetica dei negozi sparsi nel mondo.