Dalle “Massime da seguire nei contatti con il personale” alla Fondazione dedicata agli ex dipendenti: la grande umanità di Michele Ferrero.

Tutti lo conoscono per essere l’inventore dei più famosi prodotti Ferrero: il Mon Chéri (1956), la Nutella (1964), il Kinder Cioccolato (1968), le Tic-Tac (1969) e il famosissimo Kinder Sorpresa (1974), nato come disse lui, nelle uniche due interviste che concesse alla stampa, pensando alla “Valeria mamma, che così poteva premiare il suo bambino…, alla Valeria nonna che lo regalava per sentirsi dire: “Sei la più bella nonna del mondo” o alla Valeria zia che riusciva così a strappare al nipotino quel bacio e quell’abbraccio che faticavano sempre a conquistare…”.

Stiamo parlando di Michele Ferrero l’uomo che trasformò l’omonimo brand in una delle aziende più importanti e apprezzate a livello globale. Colui che mentre tutti vendevano il cioccolato solido diede vita ad un prodotto cremoso, l’imprenditore che convinse le mamme ad acquistare il cioccolato mescolandolo col latte e che trasformò l’uovo di pasqua in un “ovetto piccolo ma per tutti i giorni”.

Ma se in molti lo conoscono per le sue grandi doti imprenditoriali, in pochi sanno che Michele Ferrero fu uno dei più grandi esempi di Leadership e di valorizzazione del capitale umano del XX secolo.

Oltre 40 anni fa, infatti, diffuse ai responsabili della sua azienda un documento- reso noto per la prima volta dalla gazzetta di Alba– che si chiamava “Massime da seguire nei contatti con il personale“. Quel documento che iniziava così: “Quando parli con un individuo ricorda: anche lui è importante”, seppur scritto oltre 40 anni fa, rappresenta ancora oggi un bellissimo esempio di “Humanistic Management” e di valorizzazione del capitale umano. Ne elenchiamo di seguito alcuni punti:

• Nei vostri contatti mettete i vostri collaboratori a loro agio: Dedicate loro il tempo necessario e non le “briciole”, Preoccupatevi di ascoltare ciò che hanno da dirvi, Non date loro l’impressione che siate sulle spine, Non fateli mai sentire “piccoli”, La sedia più comoda del vostro ufficio sia destinata a loro.

• Prendete decisioni chiare e fatevi aiutare dai vostri collaboratori, essi crederanno nelle scelte a cui hanno concorso

• Comunicate gli apprezzamenti favorevoli ai lavoratori, quelli sfavorevoli comunicateli solo quando necessario, in quest’ultimo caso non limitatevi a una critica, ma indicate ciò che dovrà essere fatto nell’avvenire perché serva a imparare

• I vostri interventi siano sempre tempestivi: “Troppo tardi” è pericoloso quanto “Troppo presto”

• Agite sulle cause più che sul comportamento

• Siate sempre umani

• Preoccupatevi di quello che pensano di voi i vostri collaboratori.

• Diffidate di quelli che vi adulano, a lungo andare sono più controproducenti di quelli che vi contraddicono.

• Date sempre quanto dovete e ricordate che spesso non è questione di quanto, ma di come e di quando.

• Ricordate che un buon capo può far sentire un gigante un uomo normale, ma un capo cattivo può trasformare un gigante in un nano

• Se non credete in questi principi, rinunciate ad essere capi

 

Il suo impegno verso i dipendenti continua anche dopo il pensionamento. Agli ex lavoratori di Ferrero ha, infatti, dedicato una Fondazione che “aiuta a vivere l’invecchiamento come occasione per scoprire nuove opportunità”, con un programma di attività creative, ricreative, sociali e solidali, cui si accompagna la disponibilità di servizi di assistenza sociale e sanitaria.