Crisi climatica, economia circolare e transizione ecologica: le principali politiche programmatiche dell’UE e le opportunità per le imprese italiane.

Se la pandemia ci ha insegnato che una crisi globale sanitaria può portare a conseguenze drammatiche sul piano economico e sociale, la preoccupazione maggiore nei prossimi anni è legata ad altri tipi di crisi: la crisi energetica e la crisi climatica. Si pensi a tal proposito che per la prima volta negli ultimi anni, nella tradizionale edizione del Global Risk Report del World Economic Forum, cinque dei dieci rischi globali percepiti sono legati al clima. Il sondaggio- che negli ultimi anni vedeva ai primi posti della classifica la crisi post pandemica e la cyber security- mette in evidenza per la prima volta la cosiddetta “ansia climatica”, con il 75% degli intervistati che descrive il futuro come “spaventoso”.

Del resto, la sostenibilità è al centro di tutte le politiche nazionali ed europee dei prossimi anni ed è su questo che si concentreranno la maggior parte delle risorse finanziarie messe in campo dalla programmazione nazionale ed europea. Ma vediamo più nel dettaglio quali sono le principali politiche strategiche da qui al 2030 e quali sono le principali opportunità per le imprese italiane.

Iniziamo con il Next Generation EU. Approvato dal Parlamento il 24 aprile 2021, il NextGenerationEU rappresenta la risposta europea ai danni economici e sociali causati dall’emergenza sanitaria da coronavirus e vuole contribuire a gettare le basi per rendere le economie e le società dei paesi europei più sostenibili, resilienti e preparate alle sfide e alle opportunità della transizione ecologica. Si tratta di uno strumento temporaneo da 750 miliardi di euro il più grande pacchetto per stimolare l’economia mai finanziato dall’UE e l’Italia è il principale beneficiario. Il Piano si articola in 6 Missioni, che rappresentano le aree “tematiche” strutturali di intervento e proprio alla seconda Missione troviamo la “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, su cui si concentrano la maggior parte delle risorse economiche. Per accedere alle risorse del Next Generation EU gli Stati membri sono stati chiamati a preparare i loro Piani di Ripresa e Resilienza. Nasce così il PNRR il “Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza” che descrive le modalità di investimento dei fondi europei destinati all’Italia nell’ambito dell’iniziativa Next Generation EU. Anche in questo documento, naturalmente, la Rivoluzione Verde e l’adozione di modelli di produzione e consumo più circolari, per arrivare quanto prima verso la neutralità carbonica assumono un ruolo centrale. In particolare, gli obiettivi della Missione dedicata alla transizione ecologica sono stati così declinati: Agricoltura sostenibile ed economia circolare, Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile, Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici e Tutela del territorio e della risorsa idrica.

E’ in questo quadro che si inserisce l’Avviso n. 4/2022, con il quale Fondimpresa ha stanziato una dotazione finanziaria complessiva di euro 20.000.000 per aiutare, attraverso la formazione gratuita dei dipendenti, le imprese che stanno realizzando un progetto o un intervento di Trasformazione Green o di Economia Circolare nell’ambito delle proprie attività. Sistemi Formativi Confindustria Umbria è da subito a disposizione per assistere le aziende in tutte le fasi di realizzazione del piano: dalla condivisione dell’analisi dei fabbisogni alla progettazione, dalla presentazione del piano formativo alla relativa richiesta di finanziamento, fino alle successive fasi di gestione e rendicontazione dei progetti. Per manifestare il proprio interesse è necessario inviare una mail a formazione@sfcu.it  entro il 31 Luglio 2022.

 

Per approfondimenti e informazioni:

Maria De Fazio – 075/582741 – formazione@sfcu.it

 

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